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Una clinica per la tua vista a Poggibonsi, in provincia di Siena

Hai un dubbio? Qui potrai trovare le risposte ai più comuni interrogativi nell’ambito della chirurgia oculare.
Per ulteriori informazioni, contatta direttamente il nostro centro.

Esiste un’età per la chirurgia refrattiva laser (LASIK, SMILE/CLEAR,PRK)?

Non esistono in realtà dei limiti assoluti. In generale, negli ipermetropi è sufficiente aspettare la maggiore età, mentre nei miopi si attende anche la stabilizzazione del difetto (oltre 1 anno senza il bisogno di aumentare gli occhiali). In casi particolari (attività lavorative che non consentono l’uso di occhiali, concorsi per le forze armate), il trattamento può essere eseguito anche prima della stabilizzazione, ma potrà essere necessario un “ritocco” nel lungo termine.

Per quanto riguarda l’età massima, se non esistono problemi di salute dell’occhio, si può eseguire il laser anche dopo i 55 anni; se invece esistono opacità del cristallino, può essere meglio correggere il difetto con la sostituzione dello stesso.

   

Dopo l’impianto di cristallino artificiale o di lente intraoculare fachica, si può eseguire la risonanza magnetica nucleare?

Certamente sì. I cristallini moderni sono costituiti di materiale plastico non ferro-magnetico, che quindi non interagiscono con i campi magnetici: da molti anni l’Istituto Superiore di Sanità ha già chiarito il quesito agli istituti di radiologia.

Si può fare il laser d'estate?

Certamente sì: il LASIK e la SMILE/CLEAR consentono una normale esposizione al sole già dal giorno dopo, senza attenzioni particolari. La PRK richiede invece una protezione dagli ultravioletti più attenta per non compromettere subito la ritrovata capacità di vedere in maniera nitida: in questi casi, è consigliabile andare in spiaggia o in montagna circa un mese dopo la PRK.

Le lenti a contatto vanno sospese?

Sì: 7 giorni prima se sono morbide; 1 mese prima se sono rigide; 3 mesi prima se sono notturne.

L'intervento di Femto-lasik dà diritto ai giorni di malattia?

No: l’INPS non lo riconosce come intervento chirurgico ma solo come prestazione estetica. Ma è detraibile al 19% come qualsiasi prestazione medica.

La clinica è convenzionata con qualche ente assicurativo?

No, ma può essere utilizzata la forma indiretta: chi ne è provvisto si deve informare presso l’assicuratore.

Dopo gli interventi di chirurgia refrattiva (con qualunque tecnica), si può eseguire il parto naturale? Si può allattare?

Sì a entrambe le domande, ma non si effettua l’intervento durante la gestazione. Gravidanza, parto naturale e allattamento al seno non causano un peggioramento della miopia (che è invece legata solamente alla lunghezza del bulbo oculare) e non influiscono in alcun modo nelle capacità della paziente di vedere a lunga o breve distanza. La questione, ormai chiarita definitivamente, deriva solo da vecchie credenze senza fondamento. Il parto cesareo non è mai necessario a causa degli occhi.

Cosa succede se, tempo dopo un intervento di chirurgia refrattiva, torna una parte del difetto iniziale?

Innanzitutto si tratta di una condizione estremamente rara, e in ogni caso facilmente rimediabile. Se si tratta di un intervento laser, quasi sempre si può eseguire un “ritocco” (solitamente con la stessa tecnica iniziale). Se si tratta di un intervento con lenti intraoculari, invece di sostituire la lente, si può più semplicemente fare, anche qui, un ritocco con il laser. È comunque possibile riutilizzare le lenti a contatto.

Dopo l’intervento di chirurgia refrattiva, come devo fare a togliere la guida con lenti dalla patente?

Ricordiamo che la patente B senza lenti richiede un totale (occhio destro + sinistro) di 7/10, con almeno 2/10 nell’occhio peggiore (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 novembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 27 dicembre 2010, in vigore dall’11 gennaio 2011).

La procedura è molto semplice. Se la patente è in scadenza, il conducente deve recarsi presso un medico autorizzato (medico militare, ASL, scuola guida, motorizzazione). Nella comunicazione (allegato 2 alla circolare n. B 5664/60D3) compilata a cura del medico e da questi inviata successivamente all’U.C.O., non verrà più indicata la dicitura “obbligo lenti” e pertanto il tagliando di conferma di validità inviato al conducente, e da apporre sul documento, non riporterà più la dizione “obbligo lenti”, annullando così automaticamente ogni eventuale prescrizione già riportata in precedenza sulla patente, e ciò a decorrere dalla data dell’effettuazione dell’accertamento medico fino alla successiva scadenza di validità.

Se la patente non è in scadenza, il conducente che si sottopone ad accertamento medico per eliminare la prescrizione “obbligo lenti” dal documento di guida deve recarsi sempre presso un medico autorizzato (medico militare, ASL, scuola guida, motorizzazione), seguendo una procedura analoga a quella della conferma di validità. Il tagliando di rinnovo inviato dall’U.C.O. e da applicare sulla patente non riporterà la dicitura “obbligo lenti”, annullando la precedente prescrizione e confermando contestualmente la patente per il periodo di validità previsto dall’art. 126 del codice della strada (D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285), come nel caso di normale rinnovo. In alternativa, può richiedere un duplicato della patente alla Motorizzazione.
Il conducente può condurre veicoli in attesa di ricevere il tagliando dall’U.C.O., portando con sé il documento di guida e copia del certificato medico che non prescrive più l’obbligo di guida con lenti.

Esiste un laser che dà la “super visione”?

A intervalli ricorrenti compaiono sui mezzi d’informazione notizie di un imprecisato laser “spaziale” (che poi non è altro che il laser a femtosecondi) che darebbe una visione di 15/10 (?) e che verrebbe usato addirittura sugli astronauti. Si tratta di affermazioni che hanno solo uno scopo pubblicitario.

Avendo collaborato personalmente a uno studio sul femto-LASIK con il direttore (che ora svolge attività privata) dell’istituto laser dell’aeronautica militare degli Stati Uniti, posso rispondere con cognizione di causa. In primo luogo, gli astronauti hanno già una visione normale (non super) e non sono stati operati con il laser. Il laser viene usato su personale militare (anche piloti di caccia – e anche in Italia da molti anni!) che porta gli occhiali o le lenti a contatto e vuole eliminarli: esattamente come un paziente comune e con gli stessi risultati.

Ricordiamo che la misura 10/10 (20/20 negli USA, 6/6 in GB ecc.) è un numero scelto arbitrariamente un secolo fa, che indica soltanto (nella popolazione media) quante righe del tabellone legge un occhio normale: per cui ci sono occhi perfettamente normali che vedono, ad esempio, 8/10 oppure 12/10. Il laser serve a eliminare difetti refrattivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia), ma in nessun caso viene usato per migliorare la normale capacità di vedere di un soggetto.

Dopo l’intervento laser per un difetto di vista, da anziani si potrà essere operati di cataratta?

Naturalmente sì! La cataratta è l’opacizzazione del cristallino naturale che avviene con l’età o per altri motivi. L’intervento di cataratta consiste nel sostituirlo con un cristallino artificiale; non c’è quindi nessuna relazione con l’intervento laser (che viene invece eseguito sulla cornea).

Dopo il laser per un difetto di vista, si possono indossare lenti a contatto colorate? Fare sport, andare in aereo o sott’acqua?

Certamente sì a tutte le domande.

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